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Immagine del redattoreAnthony Francesco Bentivegna

Expo-48h


La deframmentazione tipica della nostra epoca, dominata dall’intangibilità di internet, ha avuto il merito di implementare virtualmente, al di là dell’effettiva sede materiale, il mercato di molte attività commerciali che oggi, grazie alle piattaforme digitali, possono generare utili sfruttando un canale globalizzato.


Questa innovazione, favorisce anche istituzioni culturali come musei e gallerie che, oltre ad esporre parte delle loro opere nelle sale delle sedi preposte, riescono a mostrare ad un pubblico più vasto – quello online – le loro intere collezioni. È il caso di grandi musei come il Louvre, che mette a disposizione il proprio archivio digitale di opere e documentazione, diversificando e ampliando l’offerta culturale a cui il fruitore può attingere comodamente seduto sul divano di casa sua.


Nonostante tutto, l’esperienza diretta con l’opera d’arte – attraverso le mostre – resta ancora indispensabile quale momento sociale e culturale di condivisione attiva e produttiva. Detto questo, purtroppo, bisogna scontrarsi con la triste realtà: Il picco di utenza della mostra è quasi sempre raggiunto durante il vernissage, e solo in rari casi il periodo seguente vede la partecipazione di un pubblico che sia interessato ad andare oltre l’evento mondano dell’inaugurazione. Situazione questa confermata dai galleristi: i giorni scorrono, le opere prendono polvere, il registro delle visite non si riempie; spesso si risparmia perfino l’elettricità accendendo le luci solo in occasione delle sporadiche visite.


Il format “Expo48 ore” propone una formula più in linea con questa realtà culturale che si va imponendo soprattutto nelle piccole realtà come la nostra: eventi concisi, focalizzati esclusivamente attorno al vernissage e supportati da una maggiore visibilità e interazione digitale. Il tutto caratterizzato da proposte vantaggiose e aggressive per andare incontro alle abitudini delle nuove generazioni – il futuro pubblico dell’arte – a suo agio più nell’intangibilità di internet che nella realtà contingente.


Anthony Francesco Bentivegna



​Mostre

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2017 "C0dici B1nari. Il Sequenzialismo nell’Arte" (personale), a cura di Anthony Francesco Bentivegna, Galleria Porta Bagni, Sciacca (AG)

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